| Cronache dal Fronte Liberista |
Nella nuova puntata delle Cronache dal Fronte Liberista, Serena Sileoni e Carlo Stagnaro discutono le notizie dell'attualità politica ed economica italiana ed europea.
Morta Alitalia... che non se ne faccia un'altra!
Ripercorrere la storia di Alitalia è come leggere le "Mille e una notte". Sapendo però che, alla fine della storia, l'epilogo non potrà che essere diverso. Come mai allora si è perseverato, contro tutte le evidenze date dal mercato sull'impossibilità di mantenere in attivo una compagnia con quelle caratteristiche? Difficile spiegarlo se non si considera la fenomenologia politica e psicologica della vicenda. Se avere una compagnia di bandiera per qualcuno era motivo di orgoglio nazionale, c'è da chiedersi piuttosto se si debba essere orgogliosi di aver sperperato milioni... "per la gloria".
Il debito che esce dalla porta... rientra dalla bolletta
Fra gli emendamenti alla manovra, fa capolino la proroga delle concessioni per la distribuzione elettrica. Se da una parte la notizia dell'ennesima proroga (e dell'ennesima assenza di gare) non è di per sé una novità assoluta, il contorno della vicenda si tinge di rosso per i conti pubblici. I contorni dell'operazione, e il meccanismo finanziario sottostante, si configurano infatti come un'emissione di debito pubblico sotto mentite spoglie, nonché a tassi troppo favorevoli per i concessionari della rete elettrica. Il fatto che poi gli oneri da sostenere siano nel conto degli investimenti per le migliorie della rete, che i distributori possono inserire in bolletta, desta ancora più scalpore di fronte all'assenza totale di dibattito pubblico sulla questione.
Cos'è successo con le elezioni in Romania?
La corte costituzionale rumena ha invalidato le elezioni presidenziali del 24 novembre, adducendo l'ipotesi di una manipolazione della campagna elettorale ad opera del Cremlino. La vicenda della tornata elettorale, che ha visto la vittoria improvvisa di un candidato filorusso noto per le proprie posizioni controverse, consente di fare alcune riflessioni non sulla fondatezza dei sospetti dell'alta corte - che al momento in cui scriviamo non ha ancora rivelato il testo della sentenza -, ma sul ruolo delle istituzioni di controllo rispetto alla politica.
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